mercoledì 11 febbraio 2009

anche le bionde (vere) piangono 1

mercoledì terza ora: geografia. Interrogo.

Le bestie erano avvisate: dal secondo quadrimestre, per evitare disordini, martedì spiego e mercoledì interrogo. (ma così abbiamo poco tempo per studiare!) allora mercoledì spiego e martedì interrogo (ma così si accavalla con storia!) allora interrogo sia martedì che mercoledì (ma prooooooof!) allora andate a quel paese, siccome siamo in una democrazia e dovete imparare che cosa significhi questo termine in Italia, decido io: martedì spiego e mercoledì interrogo (ma uffaaaaaa!)

E oggi è mercoledì.
Dario alza la mano, ma pochino pochino.
- Prof - mi dice, non lui ma lo spione lecchino secchione che gli siede di fronte - prof c'è Dario... -
- Che c'è Dario? - dico io.
Dario sparisce dietro il dito - vorrei... -
- Che cosa vorresti Dario? - Lo so che sono bastarda, ma voglio che me lo dica, PROF VOGLIO CHE MI INTERROGHI e che venga incontro al suo destino, gagliardo. Mi piacerebbe che fossero tutti valorosi, 'sti bambini, ma sono una generazione di pusillanimi. Non c'è problema, li fortificherò io.
- Allora Dario? - la tortura continua
- ...ecco... io... - sta diventando verde
- prof Dario vorrebbe essere interrogato in geografia! - Ecco! il lecchino ne ha vomitata un'altra delle sue- se potessi gli tirerei una vecchietta in punta di nocca, ma mi trattengo e digrigno i denti tra me e me. E poi il dentista si stupisce che il corpo docenti sia bruxista.
- è così Dario? - (se questo non esce ora e la smette di giocare al gatto e al topo giuro che scendo dalla cattedra come l'angelo vendicatore e lo piglio per i capelli e... stai calma... respira...)
- eh... beh... - non si muove - io avrei studiato soltanto il Benelux
- peccato, per oggi c'era anche la Francia: interrogato -
Dario annuisce senza ormai più sangue in corpo, si trascina penosamente fuori dal banco e si avvicina a passo strisciante
- pòrtati una sedia -i ragazzi deglutiscono: sta per avere inizio la Geografiade, un'insieme di interrogazioni a eliminazione diretta, nelle quali due alunni alla volta si scontrano con cinque domande. E ciò presenta alcuni vantaggi: anzitutto ne becchi due in un colpo solo, poi non devi faticare a inventarti le domande, e infine permette di risparmiarsi la bastardaggine: loro ne hanno abbastanza da cavarsela benissimo da soli.
- e insieme a te facciamo venire una fanciulla...- il dito sul registro scorre in su, sempre più in su, la classe trattiene il fiato - Arianna!-
Arianna emerge dal suo banco in fondo a destra come Lazzaro dal sepolcro, mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite e prende il suo posto mentre un compagno, felice di averla scampata per quel giorno, le porge una sedia con la sollecitudine con la quale l'aiutante del boia stringe il cappio al collo del condannato
Seduti uno a destra e l'altro a sinistra della cattedra, inizia lo spettacolo.
- Arianna, fai una domanda a Dario - prima le signore, eccheccavolo
- mmmhhh, confini della Francia -
Dentro di me sorrido: lui ha ammesso di NON avere studiato la Francia: postulato sulla bastardaggine puntualmente avverato.
- eh... sì.... - si guarda intorno alla ricerca del suggerimento - dunque... - tenta di farsi suggerire anche da Arianna- i confini della Francia... - lontano lontano c'è il planisfero appeso e si mette a guardare, il facciadimerda
- Dario, vuoi avvicinarti al planisfero così lo vedi meglio? - gli faccio sarcastica
- eh... no... - si rigira verso di me
- allora, questi confini della Francia? - incalzo io
- eh... sì... (non vi stupite, Dario inizia SEMPRE con "eh..." più "sì" o "no" a seconda) dunque, la Francia confina a Est -
- a Nord! - interrompo io
- eh.. come? -
- vi ho insegnato che i punti cardinali si dicono con un ordine, Nord, Est, Sud, Ovest, fatevelo entrare nella testa! -
- eh... sì... dunque... a Sud... - la classe sghignazza, io faccio training autogeno ma mi verrebbe voglia di aprire gli occhi a mezz'asta del qui presente Dario con degli stuzzicadenti così almeno mi guarda con un'espressione sveglia
- a Nord, Dario, a Nord, per piacere! -
- eh... sì...a Nord... col mare del Nord! -
- ok. Poi? -
- e poi... -
- e poi Dario? -
- eh... sì... dunque... a Sud... - alzo gli occhi al cielo per non incenerirlo con lo sguardo. Nicolaus in terza fila si sta divertendo un mondo - prof, è proprio andato! -
bene, alla fine, dopo soli trenta minuti riusciamo a cavare da Dario i parziali confini della Francia, quando mi viene l'idea malsana di trasformare le geografiadi in "interrogazione intelligente".

Mai cedere alla tentazione, ve lo dico io.

- continua -

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